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Cesare Cabras

Cesare Cabras nasce a Monserrato nel 1886, da una famiglia appartenente alla borghesia rurale. Sin da giovane esternò le sue doti artistiche e la sua passione per il disegno, tanto che dal 1905 al 1907, entrò come apprendista nella bottega di Giuseppe Conci, famoso decoratore stile liberty al servizio dell' alta borghesia cittadina. Continuò a seguire gli studi artistici iscrivendosi all'Istituto di Belle Arti di Roma nel 1907. In questo periodo fu influenzato da alcuni suoi docenti, appartenenti alla Società 'In Arte Libertas' e dai 'XXV della Campagna Romana', movimenti che proponeva una pittura di paesaggio, in contrapposizione alle correnti stilistiche del tempo. Nel 1913 frequenta lo studio del pittore genovese Gaudenzi, affine tematicamente e stilisticamente allo stesso artista. Due anni più tardi, nel 1915, Cabras verrà esonerato dal servizio militare, e si troverà quindi in Sardegna per curare l'azienda agricola della famiglia. Terminata la guerra si trasferisce a Teulada, paesino tranquillo che con i suoi paesaggi e le sue tradizioni, divenne il luogo della sua ispirazione. Da questo periodo sino agli anni 30, l'arte di Cesare Cabras toccò l'apice, con numerosi riconoscimenti. Il tema ricorrente delle sue opere divenne quello della mietitura, delle rappresentazioni dell'aia. Alla Biennale di Venezia del 1932, l'artista espose quattordici tele con il tema della 'mietitura', e fu una vera consacrazione artistica, con grande appoggio della critica, con l'apprezzamento dei suoi toni luminosi e le ambientazioni liriche. Nel 1934 Cabras si trasferisce in Libia dove dipinge dei ritratti e paesaggi. Il secondo dopoguerra rimase comunque al di fuori dei nuovi fermenti artistici, rimanendo fedele al suo modo di dipengere e ai suoi temi.
Muore a Monserrato nel 1968.

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