Secondo piano - Sala II
Il percorso museale parte da nomi di grandi artisti come Mario Delitala, con la sua tela 'Il palco dei poeti estemporanei', seguito da Pietro Antonio Manca di cui si espongono tre opere ascrivibili al decennio 60-70 nel quale gia si delinea la sua concezione 'immaginativa' dell'opera d'arte; si continua poi con Antonio Pirari e Cesare Cabras con la sua 'Campagna di Domusnovas'. Si prosegue con l'opera del grande Carlo Contini di cui presentiamo una processione, 'Su Jesus', seguono Pietro Mele, artista dorgalese di cui si espone un paesaggio, Valerio Pisano di Cagliari con 'Beone' del 1931, e Antonio Mura, artista significativo originario di Aritzo (vedi scheda allegata) con un opera degli anni '20. Proseguendo ritroviamo il grande Antonio Amore, artista siciliano che trascorrerà vent'anni in Sardegna e in cui svilupperà la sua metafora della pecora-uomo.
Si continua con il romanziere Giuseppe Dessì, con 'Raccoglitrice di olive', una tempera su cartoncino del 1960, e Mauro Manca, artista di spicco che porterà in Sardegna le novità artistiche del tempo. Seguono gli acquerelli di Bernardino Palazzi e la tela di Libero Meledina di Sassari con 'Paesaggio sassarese', tecnica mista su tela del 1968/1969.
Passiamo così agli artisti nati nel ventennio 1920-40 e precisamente Enrico Piras, Manlio Masu, Giovanni Cadalanu, Nicola Marotta con 'Naufragio' del 1970 olio su tela, Francesco Becciu, Antonio Ruiu, Ausonio Tanda e Antonio Atza con un'opera che già evidenzia l'aderenza al surrealismo. Seguono Salvatore Fara, Giorgio Princivalle con 'Natura morta' del 1963, Giovanni Cau, per finire con la bellissima modella di Costantino Spada. Si termina il percorso con le opere di Franco Bussu, (allievo e nipote di Carmelo Floris), Sisinio Usai, eclettico artista originario dell'Asinara con un olio, pastello, foglia argento su tela dal titolo 'Ho spezzato il filo delle tradizioni' del 1998.
Conclude la collezione Angelo Liberati, artista originario di Frascati residente a Cagliari, esponente della pop art con 'Bob Dylan-dignity', acrilico, collage e inchiostri su legno del 2004, in cui la parola, il testo scritto diviene strumento di riflessione, serve a sostenere l'impatto visivo dell'icona. Il volto, il testo trascritto, la copertina del disco costringono con forza ad interrogarsi sul naufragio dei valori dell'umanità.
Antonio Amore
Pecore alla Regione, 1973
Antonio Atza
Quando la luna era un fiore, 1971
Ausonio Tanda
Dissolvenze
Francesco Becciu
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Il cavaliere azzurro, 1999
Franco Bussu
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Barbagia in rosso, 1972
Cesare Cabras
Campagna Domusnovas, 1938
Graziano Cadalanu
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Contadina, 1995
Carlo Contini
Su Jesus, 1965
Mario Delitala
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Il palco dei poeti estemporanei
Giuseppe Dessì
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Raccoglitrici di olive, 1960
Salvatore Fara
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Visita a Pompei, 1973
Gavino Tilocca
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Donna con velo in testa, 1958
Gino Frogheri
Presenza, 1992
Giovanni Cau
Processione, 1996
Angelo Liberati
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Dignity, 2004
Pietro Antonio Manca
Autoritratto
Pietro Antonio Manca
Cantina con figure
Mauro Manca
Strutture spaziali, 1966
Pietro Antonio Manca
Viandante con cane
Nicola Marotta
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Naufragio, 1970
Manlio Masu
Paesaggio, 1990
Pietro Mele
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Paesaggio di Baronia
Libero Meledina
Paesaggio sassarese, 1968 1969
Antonio Mura
Studio di figura
Bernardino Palazzi
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Alghero, 1959
Bernardino Palazzi
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Rosina, 1972
Antonio Pirari
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Notturno sull'aia
Enrico Piras
Campagna olzaese, 1999
Valerio Pisano
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Beone, 1931
Giorgio Princivalle
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Natura morta, 1963
Tonino Ruiu
Paesaggio sardo, 1998
Costantino Spada
Modella, 1970
Ausonio Tanda
Natura morta con bottiglia verde, 1952
Ausonio Tanda
Natura morta con paesaggio
Sisinnio Usai
Ho spezzato il filo delle tradizioni, 1998
Vittorio Calvi
Visita archeologica, 1997